Anche se la ragione è sicuramente dalla parte dei proprietari, che subiscono un’ingiusta violazione del contratto e del patto etico e morale che ogni accordo porta con sé, realizzare azioni “estreme” è inutile e controproducente: come è noto, infatti, la legge non tollera il comportamento di chi si fa giustizia da sé e attiva una serie di azioni sanzionatorie.
Secondo la Cassazione Penale, per esempio, staccare le utenze all’inquilino moroso è un fatto grave e di rilevanza giuridica, in quanto configura il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Si legge in Cass. Sez. 6, 17.12.2008 n. 6187/09:
L’azione della D.F. manifestatasi attraverso l’estinzione dei contratti di somministrazione delle forniture di energia e di acqua relative all’appartamento affittato realizza un concreto e specifico mutamento di destinazione dei beni portati dalle utenze (gas metano, energia elettrica, acqua) integrante il reato di cui all’art. 392 c.p., tradottosi nel modificarne o impedirne l’originaria utilizzazione loro propria, funzionale ad un normale uso della stessa unità abitativa concessa in locazione.
Allo stesso illecito penale si ascrive il comportamento del proprietario che non riuscendo a mandare via l’inquilino moroso cambia la serratura e questo vale anche nel caso in cui abbia già ottenuto il provvedimento di sfratto; oltre a non potersi sostituire al giudice, infatti, il proprietario non può sostituirsi nemmeno all’ufficiale giudiziario. Quindi, se quest’ultimo non riesce ad eseguire il provvedimento perché l’inquilino non si fa trovare in casa, al locatore non resta che attendere ancora e ancora.
L’inquilino non paga, adesso cosa faccio?
Ad ispirare le vostre azioni devono essere due noti modi di dire latini: Carpe diem, Tempus fugit. Se il vostro inquilino è moroso la prima cosa da fare è agire subito. La causa di sfratto per morosità deve essere iniziata fin dal primo mese di mancato pagamento. La legge, in particolare, vi permette di agire dopo 20 giorni di ritardo. Certo, è umano e naturale voler confidare nelle rassicurazioni dell’affittuario, eppure è difficile capire se il mancato pagamento è effettivamente momentaneo o si rivelerà definitivo. Non potete davvero sapere se un inquilino che ha collezionato diversi mesi di ritardo ce la farà a pagare gli arretrati. Agite presto, dunque, rivolgendovi ad un avvocato.
Prevenire è meglio che curare, ecco come tutelarsi
Ma perché correre il rischio di procurarsi queste sofferenze? Affittare il proprio immobile serenamente, senza pensieri, è concretamente possibile. Come prima cosa è indispensabile selezionare con cura e attenzione l’inquilino meglio affidandosi ad un professionista del settore che è in possesso di strumenti e metodologie per la migliore selezione delle persone che dovranno entrare nel vostro immobile e poi tutelando la vostra rendita con dei prodotti ad hoc che in caso di morosità vi possano garantire il rimborso delle spese legali e delle mensilità non percepite.
Ad esempio la rete di agenzie Solo Affitti offre una gamma di prodotti e tutele che sono state messe a punto nel corso di una lunga esperienza e studiate per garantire la massima tutela ai proprietari.
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